12 Oct 2020
Uno dei pilastri più importanti della nostra gamma di fondi ESG ad impatto specifico sono i nostri fondi obbligazionari “green”: il Lyxor Green Bond ETF e il Lyxor ESG-Screened Green Bond ETF.
Vediamo insieme le loro principali caratteristiche.
Per garantire che le obbligazioni possano essere incluse in questi ETF, queste vengono verificate in maniera indipendente dalla Climate Bonds Initiative (CBI), un'organizzazione no-profit internazionale che mette al primo posto gli investitori. CBI è l'unica organizzazione al mondo che lavora esclusivamente per orientare il mercato obbligazionario – che vale 100 trilioni di dollari – verso soluzioni che contrastino i cambiamenti climatici.
Come funziona il benchmark principale dell’indice scelto da Lyxor? Guarda il video
Nell'ambito delle sue competenze, la CBI rilascia certificazioni e accreditamenti per le obbligazioni green. Per essere approvate, queste devono essere conformi al Climate Bonds Standard, un framework che è completamente allineato (e in una certa misura supera) i Green Bonds Principles della International Capital Market Association e specifica una tassonomia dettagliata dei progetti e delle risorse selezionabili, oltre a requisiti rigorosi prima e dopo l'emissione. Nel 2020, ad esempio, la maggior parte dei proventi dei green bond sono stati investiti in progetti nel campo dell’energia, dell’edilizia e dei trasporti.
Scopri di più sulla CBI:
Guarda il webinar sui prezzi dei green bond
La domanda di obbligazioni “green” è cresciuta in modo significativo – soprattutto in tempi recenti – alla luce di un’attenzione sempre maggiore nei confronti del clima e, in particolare, della necessità di raggiungere l'obiettivo di riscaldamento entro 1,5° C dell'accordo di Parigi.
Il gruppo di investitori Climate Action 100+, sempre in prima linea per l’emergenza clima, ha contattato i responsabili delle emissioni più alte di gas serra del mondo, esortandoli a mettere in atto una "strategia a zero emissioni nette" entro il 2050. Questo obiettivo ha un impatto davvero significativo, in quanto comporterebbe una riduzione a zero delle emissioni aziendali complessive, tra cui le emissioni di "Scope 3" derivanti dall’intera catena del valore delle attività. Anche la Commissione Europea è entrata in gioco, annunciando che darà una forte spinta al proprio obiettivo di ridurre le emissioni entro il 2030 dal 40% al 55%.
Le obbligazioni "green" vengono sempre più spesso selezionate da quelle banche centrali che vogliano sostenere politiche di transizione per il raggiungimento gli obiettivi climatici e ambientali. Vengono emessi sempre più – e più diversificati – titoli di Stato "green", vediamo insieme qualche esempio:
I green bond che finanziano progetti ecosostenibili hanno tutte le carte in regola per beneficiare del passaggio alla decarbonizzazione. A nostro avviso, gli indici e gli ETF sono il modo migliore per accedervi. Scopri il Lyxor Green Bond Fund e il Lyxor ESG Screened Green Bond Fund.
Perché scegliere green bond passivi
Semaforo verde per le obbligazioni
Investire in obbligazioni per contrastare il cambiamento climatico
Fonte: Lyxor International Asset Management, dati a settembre 2020